
ASSOCIAZIONE NATURALISTICA ARGONAUTA


Aderente alla Federazione Nazionale Pro Natura
Spiaggia amica del Fratino
progetto per la protezione del Fratino dell’Associazione Naturalistica Argonauta

con il patrocinio del Comune di Fano

Il Fratino (Charadrius alexandrinus), che nidifica nella fascia costiera, è tra le specie più minacciate di estinzione dell’avifauna italiana.
Nel litorale fanese a sud della foce del Metauro la specie è stata rilevata con regolarità a partire dalla stagione riproduttiva 2018. Dall’anno successivo l’Associazione Naturalistica Argonauta attua un progetto di monitoraggio della specie (patrocinato dal Comune di Fano). Le aree di nidificazione individuate vengono recintate per evitare la distruzione delle uova per calpestio involontario o durante la pulizia meccanica delle spiagge. Per verificare il successo riproduttivo, il monitoraggio prosegue anche dopo la nascita dei pulcini rilevando la presenza dei piccoli fino all’involo.
Dal 2024 l’Argonauta ha esteso la protezione dei nidi di Fratino al litorale di Marotta (autorizzata dal Comune di Mondolfo).
Il Fratino è un indicatore ecologico importantissimo, la sua presenza come nidificante ci mostra la buona salute degli arenili in cui si riproduce. Li condivide con turisti e bagnanti, pertanto la sua popolazione potrà sopravvivere solo se c’è la collaborazione degli operatori balneari e di coloro che frequentano i tratti di litorale in cui si riproduce. Informare e infondere empatia verso questa specie bandiera del litorale sono le uniche armi vincenti.

Domande frequenti (FAQ)
Il Fratino (Charadrius alexandrinus Linnaeus, 1758) è un uccello appartenente all’ordine dei Charadriiformes e alla famiglia dei Charadriidae, limicoli di piccole-medie dimensioni che depongono le uova (piriformi e macchiate) sul terreno (nel caso del Fratino sulla sabbia degli arenili)
Le parti superiori del corpo sono di colore bruno-sabbiato (che si mimetizza perfettamente con l’ambiente costiero), quelle inferiori sono bianche. Il maschio presenta delle bande scure ai lati del petto, una fascia nera sulla fronte e delle macchie nere dietro agli occhi. La femmina assomiglia molto al maschio, ma le zone nere sono sostituite dal colore marrone.
Nel primo periodo i pulcini vengono accuditi da entrambi i genitori che li controllano durante gli spostamenti, poi anche da uno solo. Di frequente i pulcini si riparano sotto l’addome del genitore. Quando hanno pochi giorni di vita il genitore si accovaccia, quando sono più cresciuti il genitore li ospita sotto l’addome restando in piedi.
Se un “predatore” si dirige verso i piccoli, i genitori li avvisano con dei richiami, ai quali essi rispondono rannicchiandosi e rimanendo immobili. Se il “predatore” è a breve distanza dai pulcini il genitore attua la parata di distrazione fingendosi ferito.
A livello europeo lo stato di conservazione della specie non è favorevole, per questo la specie è stata inclusa nell’Allegato I della Direttiva 2009/147/CE e, pertanto, è particolarmente protetta a livello comunitario.
La Lista Rossa Italiana dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN, International Union for Conservation of Nature) considera la specie in pericolo e in declino la tendenza della popolazione.
Nell’ultimo decennio il Fratino è diventato specie bandiera dei litorali, un simbolo della conservazione delle aree naturali litoranee della penisola. La sua presenza come nidificante serve a ricordare che la spiaggia non è solo un luogo di vacanza e svago, ma è anche un ecosistema dall’equilibrio delicato. Per tale motivo l’organismo internazionale FEE (Foundation for Environemental Education) che assegna la Bandiera blu tra i parametri per certificare la buona qualità ambientale dei litorali, oltre alla qualità delle acque di balneazione, alla raccolta differenziata ed ai servizi turistici, ha inserito la nidificazione del Fratino.
Il Comune di Fano da alcuni anni è stato premiato con il prestigioso vessillo della Bandiera blu anche grazie al Fratino che nidifica nelle spiagge a sud della foce del Metauro (spiagge di Metaurilia e di Torrette).
Il contingente nidificante appare minacciato, oltre che da cause naturali (predazione di uova da parte di corvidi, gabbiani, ratti, ecc.), soprattutto da cause antropiche legate al turismo balneare e alle attività connesse che possono compromettere il buon esito delle nidificazioni, quali:
- distruzione di nidi e uova per calpestio involontario o a causa della pulizia meccanica delle spiagge;
- abbandono del nido a causa del disturbo (passaggio continuo di persone in prossimità del nido, curiosità, ecc.);
- predazione dei pulcini da parte di cani a passeggio senza guinzaglio.
Negli arenili fanesi gli ornitologi hanno accertato la nidificazione del Fratinoa partire dal 2018, in quelli di Marotta a partire dal 2024; ma intervistando persone (pescatori di costa e turisti abituali), che da decenni frequentano regolarmente le spiagge di Torrette e di Marotta, la presenza della specie come nidificante nei nostri litorali risalirebbe intorno al 2010.
Dal 2019 l’Associazione Naturalistica Argonauta di Fano ha elaborato un progetto per la salvaguardia del Fratino, patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Fano; questo prevede, oltre alla collocazione di pannelli nei tratti del litorale fanese maggiormente utilizzati dai fratini per la nidificazione, il monitoraggio per l’individuazione dei nidi e la loro protezione, sistemando delle recinzioni intorno alle aree di nidificazione (pali e corda delimitanti quadrati di circa 5 metri di lato e dei cartelli che segnalano la presenza del nido). Le recinzioni vengono tolte dopo la schiusa delle uova (visto che i pulcini di Fratino sono nidifughi).
Per valutare il successo riproduttivo non basta conoscere il numero di pulcini nati, è fondamentale stimare il tasso d'involo finale, cioè il numero di giovani involati da un certo numero di uova deposte. Per questo motivo il monitoraggio prosegue anche dopo la schiusa delle uova fino all’involo dei giovani.
Dal 2024 l’Argonauta ha esteso l’attività di monitoraggio e posizionamento delle recinzioni protettive dei nidi di Fratino anche al litorale di Marotta (autorizzata dal Comune di Mondolfo).
Grazie al fatto che dalla stagione riproduttiva 2021 una buona parte degli esemplari nidificanti vengono inanellati con anelli colorati (gialli) riportanti una sigla alfabetica di tre lettere (visibile a distanza tramite binocolo o fotocamera provvista di zoom), si è potuto accertare che i fratini mostrano una spiccata fedeltà al sito riproduttivo. Realizzano i propri nidi negli stessi luoghi utilizzati nelle stagioni precedenti (anche se non necessariamente con lo stesso partner).
Inizialmente l’anello giallo con la scritta veniva messo sul tarso della zampa sinistra e sulla zampa destra veniva posto un secondo anello giallo senza scritta, ma a partire dalla stagione riproduttiva 2024, dopo che l'International Wader Study Group (Gruppo di studio internazionale sui trampolieri) ha dato il consenso, l'anello giallo viene messo sulla tibia della zampa destra, messo un anello metallico nella tibia della zampa sinistra ed eliminato il giallo senza scritte. È più difficile leggerli ma riduce i rischi di infezioni alle zampe.
Gli arenili che mantengono qualche aspetto di naturalità (vegetazione alofila pioniera, ondulazioni del fondo sabbioso) e che presentano una distribuzione disomogenea del turismo balneare; questo non toglie che, a volte, il Fratino nidifica a ridosso (o all’interno) di spiagge in concessione. A volte il nido è posto nella sabbia nuda, altre volte all’ombra di piante di Lappola (Xanthium italicum) o di Giglio di mare (Pancratium maritimum)
Anche grazie alle recinzioni messe dai volontari dell’Argonauta, quasi due terzi delle uova deposte (il 65%) giungono alla schiusa (le altre sono andate distrutte o sono scomparse, o non erano fecondate, oppure il nido è stato abbandonato). Purtroppo, si stima che meno della metà dei pulcini nati (il 49%) riesce ad involarsi. I giovani involati sono meno di un terzo (il 32%) delle uova deposte.
Le piante psammofile (che crescono sulla sabbia) ed il materiale spiaggiato rappresentano rifugi per i pulcini di Fratino; eliminandoli completamente il destino per i pulcini è quasi sicuramente segnato. Nelle spiagge libere non attrezzate utilizzate dai fratini occorrerebbe mantenere la vegetazione degli arenili e diradare gli interventi di asportazione del materiale spiaggiato dalla battigia (attualmente durante la stagione estiva vengono fatti quotidianamente) limitandoli solo alla rimozione di tronchi ed alghe, senza movimenti di sabbia.
- Se porto il cane a passeggio, lo tengo al guinzaglio durante il periodo di nidificazione (da fine marzo a tutto luglio).
- Mi tengo ad alcuni metri dalle aree di nidificazione recintate per evitare la fuga del fratino in cova.
- Se mi imbatto in un nido non recintato, lo segnalo all’Argonauta (vedi contatti).
- Se vedo dei fratini evito di inseguirli (nella confusione della stagione balneare i piccoli potrebbero perdere il contatto con il genitore).
Testi e foto di Virgilio Dionisi
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